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Poesie di Pasqua

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Dall'uovo di Pasqua
Gianni Rodari

Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,
abbasso la guerra".


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Un saluto con Voki!

Il pulcino

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Lunedì chiusin chiusino

martedì bucò l'ovino

spuntò fuori mercoledì

pio pio fece giovedì

venerdì fece un volettino

beccò sabato un granino

e la domenica mattina

aveva già la sua crestina.

Il Natale che mi piace

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Il Natale che mi piace 
è quello che parla di pace,
non è quello delle vetrine,
delle luci e delle moine.

Il Natale che vorrei
è quello che dice chi sei,
che racconta ogni tuo desiderio,
dal più allegro fino al più serio.

Nel Natale che arriverà
Babbo Natale ci sarà,
con la slitta dei regali,
e un girotondo di persone speciali.
(Rosalba Cocco 02/12/2011)

Filastrocca di Carnevale

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Carnevale vecchio e pazzo

si è venduto il materasso

per comprare pane e vino

tarallucci e cotechino.

E mangiando a crepapelle

la montagna di frittelle

gli è cresciuto un gran pancione

che somiglia ad un pallone.

Beve beve e all'improvviso

gli diventa rosso il viso

poi gli scoppia anche la pancia

mentre ancora mangia e mangia...

Così muore il Carnevale

e gli fanno il funerale

dalla polvere era nato

ed in polvere è tornato.

G.D'Annunzio

Bellissimi giochi educativi per bambini sul sito NASA!

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Guardate che interessante la sezione NASAdedicata ai bambini,
ci sono con tanti giochi in flash :)

Biglietti per la festa del papà

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Qui di seguito trovate due semplici biglietti
da realizzare in occasione della festa del papà



                                                      download qui






                                                          download qui

Easter Activity

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Ecco tre semplici esercizi di inglese per Pasqua. Bisogna inserire le lettere mancanti, colorare un disegno come richiesto e far corrispondere immagini e parole.



                                                                       download qui

Filastrocca per imparare la durata dei mesi dell'anno

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TRENTA GIORNI HA NOVEMBRE
CON APRIL, GIUGNO E SETTEMBRE,
DI VENTOTTO CE N’E’ UNO
TUTTI GLI ALTRI NE HAN TRENTUNO.

Unisci i puntini

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In questa attività di matematica per la classe prima, gli alunni uniscono i puntini da 1 a 30 esercitandosi a contare!

Buona Pasqua a tutti!!

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con i bigliettini realizzati dai miei alunni :)

La casa - Sergio Endrigo

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La Casa

Era una casa molto carina
Senza soffitto senza cucina
Non si poteva entrarci dentro
Perchè non c'era il pavimento
Non si poteva andare a letto
In quella casa non c'era il tetto
Non si poteva fare la pipì
Perchè non c'era vasino lì

Ma era bella, bella davvero
In via dei matti numero zero
Ma era bella, bella davvero
In via dei matti numero zero
(3 volte)

Sergio Endrigo - 1970
(Bardotti / de Moraes)

L'alfabeto in inglese

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Questa simpatica canzoncina fatta con le lettere animate aiuterà gli alunni a memorizzare più facilmente la pronuncia dell'alfabeto in lingua inglese.

Materiali utili per la correzione delle prove INVALSI scuola primaria

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Troverete al seguente link le griglie di correzione (delle sole domande a risposta aperta) delle prove di Italiano per le classi II e V della scuola primaria svoltesi il 9 maggio 2012.

Al seguente link invece troverete le griglie di correzione (delle sole domande a risposta aperta) delle prove di Matematica per le classi II e V della scuola primaria svoltesi l'11 maggio 2012.


Per la compilazione della Schede – risposta (solo per le classi NON campione) trovere le istruzioni al seguente link.



Didattica con iPad: ebook gratuito

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Nova Multimedia, per supportare i docenti delle scuole della Lombardia, assegnatarie del bando Generazione WEB promosso dalla Regione Lombardia e dal MIUR, che dovranno affrontare la grande sfida di una scuola digitale e per dare l'opportunità a tutti coloro che desiderano avvicinarsi consapevolmente ad una didattica per competenze con i tablet o i net/notebook, diffonde gratuitamente l'ebook OLTRE LA CARTA: IN AULA CON L'IPAD E GLI EBOOKREADER



Il libro racconta l'esperienza del Liceo Scientifico "F.Lussana" di Bergamo che, primo in Italia, ha introdotto i tablet nella didattica giornaliera nella classe 4L nell'anno scolastico 2010-2011.


Siamo in seconda

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Vi par che siamo piccoli
guardateci e vedrete;
due dita siam cresciuti
e non ve ne accorgete?
Già scrivere sappiamo
contare fino a cento
del legger non parliamo...
Venite un po' a guardare
che libro grande e grosso
abbiamo da studiare!
E ancor ci dite piccoli?
I nostri fratellini,che sono in prima classe,
si posson dir piccini:non fanno che malanni...
Ma noi?.....Siamo in seconda!
Abbiamo già sett'anni.

A. Cuman Pertile

Nuovo portale Adozioni in Italia

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Il nuovo portale Italiaadozioni può aiutare anche le insegnanti ad avvicinarsi e a conoscere il mondo dell'adozione in funzione di una migliore accoglienza degli alunni figli adottivi. Si tratta di un portale rivolto non solo ai genitori adottivi (aspiranti ed effettivi), ma anche a quanti vengono coinvolti nel cammino delle famiglie adottive come gli avvocati, gli psicologi, i pediatri e i maestri della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
Nella sezione scuola si cercherà di analizzare l’incontro fra mondo dell’adozione e le istituzioni scolastiche. È generalmente difficile trovare nella scuola persone professionalmente preparate su questa tematica, pertanto, in questa sezione, si cercheranno di dare informazioni principalmente a quegli insegnanti che cercano strumenti per lavorare al meglio nelle situazioni in cui l’adozione si intreccia inevitabilmente con la normale programmazione didattica.

A breve saranno disponibili progetti per la scuola dell’infanzia e schede didattiche che aiutino gli insegnanti della scuola primaria ad affrontare l’approccio alla storia personale e a parlare in classe anche di filiazione adottiva.

Il sito di Italia adozioni

IL PRIMO GIORNO (DI SCUOLA) CHE VORREI

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Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente?
Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall'orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po' voglia di cominciarlo quest'anno scolastico. Dall'orecchio della passione ci sento benissimo.


Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi. Ditemi per favore che tutto questo c'entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua. Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi. 


Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che - dite - valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io? E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, della Gelmini, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No. Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia. Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni. Ditemi perché la luna mi dà sempre la stessa faccia e insegnatemi a interrogarla come il pastore errante di Leopardi. Ditemi come è possibile che la rosa abbia i petali disposti secondo una proporzione divina infallibile e perché il cuore è un muscolo che batte involontariamente e come fa l'occhio a trasformare la luce in immagini.

Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.
E ditemi il mistero dell'uomo, ditemi come hanno fatto i Greci a costruire i loro templi che ti sembra di essere a colloquio con gli dei, e come hanno fatto i Romani a unire bellezza e utilità come nessun altro. E ditemi il segreto dell'uomo che crea bellezza e costringe tutti a migliorarsi al solo respirarla. Ditemi come ha fatto Leonardo, come ha fatto Dante, come ha fatto Magellano. Ditemi il segreto di Einstein, di Gaudì e di Mozart. Se lo sapete ditemelo.


Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri? Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno? Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità. Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni. E ricordatevi che ci riuscirete solo se li avete anche voi i vostri sogni, progetti, passioni. Altrimenti come farò a credervi? E ricordatemi che la mia vita è una vita irripetibile, fatta per la grandezza, e aiutatemi a non accontentarmi di consumare piccoli piaceri reali e virtuali, che sul momento mi soddisfano, ma sotto sotto sotto mi annoiano…


Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.


Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato. Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l'unità del sapere e non mi raccontate l'unità d'Italia, ma siate uniti voi dello stesso consiglio di classe: non parlate male l'uno dell'altro, vi prego. E ricordatemelo quanto è bello questo Paese, parlatemene, fatemi venire voglia di scoprire tutto quello che nasconde prima ancora di desiderare una vacanza a Miami. Insegnatemi i luoghi prima dei non luoghi.


E per favore, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite.
Per questo, un giorno, vi ricorderò.
A. D'Avenia, 10 settembre 2011

Un Calendario dell'Avvento facile e veloce da realizzare

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Ecco uno spunto che può essere utile per la realizzazione del Calendario dell'Avvento. Quello che vedete in queste foto è stato realizzato con scatole di fiammiferi vuote ricoperti da carta da pacco e arricchite con piccole decorazioni natalizie. I pacchetti sono sistemati in modo da formare un albero di Natale sul quale vi è posizionata una stella rossa in cartoncino rosso. All'interno delle scatole possono essere inserite caramelle, piccoli gingilli o frasi natalizie.
Vi lascio alle foto che mostrano i dettagli di ogni scatolina.


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Una maestra e una mamma

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Oggi mi sono soffermata su questa lettera scritta da un'insegnante di cui non conosco il nome e che ho trovato per caso in giro per il web, leggetela, ne vale la pena! :)


 
Sono una mamma e una maestra di scuola primaria quest’anno sono stata nominata sul sostegno di una bimba grave, gravissima e …bellissima. Bene: appena arrivo in classe la maestra prevalente mi avverte "Stai attenta alla madre che cercherà in tutti i modi di tirarti dentro alla sua sofferenza e poi è un po' fissata con 

il fatto che la figlia può far tutto, capisce tutto ecc." ed io …sto zitta.
Mi dice che dobbiamo andare a visitare un posto con la classe e che la mamma si è "fissata" col fatto che debba andarci anche la figlia… sto zitta ancora e intanto incrocio gli occhi della bimba che sono quelli della mia e dentro di me le parlo e le dico "stai tranquilla ti ci porto io"


...lei sorride è bellissima…nessuna maestra però che ormai è con lei da tre anni mi dice quali siano le sue competenze o no, la diagnosi funzionale è troppo generica. Usciamo e inizia la visita guidata. La bimba con la sedia a rotelle cerca di spingersi avanti per guardare i quadri, le tele, i dipinti ma la maestra di classe mi dice di tirarla indietro perchè leva il posto e la visuale a chi "capisce"...
Resisto e faccio come se non avessi sentito, la porto ovunque e le parlo e le spiego… la maestra mi guarda di sbieco.


Torniamo in classe e mentre tutto il gruppo classe relaziona sull’uscita lei non ha un compito, un libro, niente… e io sono al mio primo giorno e non ho preparato niente.
Poco male mi organizzo, la coinvolgo e chiedo alla sua compagna di banco, una bimba carinissima, di farci sbirciare sul libro lei ci prova ma poi dice che non ha tempo deve lavorare con gli altri.
Merenda: da sola e gli altri in gruppo. Cambio pannolino da panico: i bidelli fanno a gara per non venire, ti cambio io amore, è un'ora che sei con la cacca. Parlo con la maestra dell'anno scorso che mi scarica addosso una serie di cattiverie sulla madre sulla famiglia e sul fatto che non si può lavorare con un handicap così grave. Le chiedo se ha mai usato la CAA o la tecnologia e mi dice che loro del sostegno vengono da una laurea in scienze della formazione e che hanno sostenuto solo quattro esami troppo generici per poter sapere tutto…


RESISTO ANCORA.



Intanto sono completamente innamorata della mia bimba… in lei c’ è la mia, la sofferenza della madre è la mia … Le risposte le ho da lei. Uno scricciolo accartocciato su se stesso che indica in modo corretto tutti i colori, le forme, le lettere, i numeri che risponde esattamente a tutte le mie domande con gridolini che capisco e interpreto bene.
Le ho dato mille baci e lei mi ha fatto mille carezze. Alla fine della giornata saluto e la maestra di classe mi dice "comunque sei molto portata ne avevamo bisogno"!
Mi giro e sulla porta dico "corro a casa c'è mia figlia completamente disabile che mi aspetta. GELO TOTALE.



Oggi sono arrivata con il mio Ipad e con l'aria di quella incavolata, loro, le maestre hanno cercato di recuperare ma io ho detto: "Sentite, io non sono la maestra di questa bimba, io sono una maestra di classe a supporto della classe, la bimba è di tutti, di tutta la classe quindi o si programma insieme o sono cavoli amari. Se vedeste quello che vedo io in lei, se vedeste dentro questo corpo che non risponde una bimba come le altre desiderosa di scoprire di sapere di giocare di interagire allora questa classe sarebbe migliore, voi sareste delle persone migliori e il mondo sarebbe una favola."
La mia bimba si è divertita un mondo con le applicazioni app… tutti i bimbi erano dietro di lei a cercare di capire cosa stesse usando… ho fatto un piccolo gruppo ricreativo e fuori dal suo banco ha potuto far merenda con altri bimbi… le ho portato un libro di favole e le ho detto in un orecchio di leggerlo quando non ci sono così non si sente sola. Ha diciotto ore e quando è senza di me… è sola a guardare il nulla. 


Ora sono a casa e guardo mia figlia …e spero e prego che lei possa sopravvivere alle cattiverie e all'ignoranza della gente.


 


Una maestra e una mamma
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